Italiani in Tink - Nicola
Tink è nata nel 2012 a Stoccolma (si, a breve festeggeremo i nostri primi 10 anni!) e da allora è cresciuta moltissimo; da start up svedese, con poco più di 20 dipendenti e un piccolo ufficio condiviso, a piattaforma di open banking, leader in Europa, con più di 500 Tinkers sparsi in 13 paesi. Uno di questi uffici si trova a Milano, hub tecnologico del Bel Paese. Tink è approdata in Italia nel 2019 con l’obiettivo di rendere possibile per le famiglie e le imprese di capire la propria economia abilitando le più grandi banche e fintech a creare servizi eccezionali ai loro clienti. Oggi in Italia lavoriamo con BNL, Poste Italiane ed Enel X (e a breve potremo rivelare altri clienti). Con questa serie, “Italiani in Tink” vi vogliamo presentare tutti i nostri colleghi italiani, raccontarvi un po’ di loro e di come si sono avvicinati al mondo del fintech, fino ad approdare a Tink.
Il tuo colore preferito? Blu
Mare o montagna? Spiaggia (ma non disdegno la montagna)
Il tuo piatto preferito? Pizza
Oggi vi presentiamo Nicola, Business Development Manager e runner con la passione per la tecnologia, le auto e l'aviazione. Insomma, tutto ciò che "sfreccia" veloce, come le fintech e l'open banking.
Per cominciare, vuoi presentarti in qualche riga?
Certo!! Mi chiamo Nicola Venditti, ho 36 anni e vivo a Milano.
Sono cresciuto a Monza, ma le mie origini sono 50% pugliesi e 50% campane. Sono un appassionato di running, auto, aviazione e tecnologia. In Tink Italia ricopro il ruolo di Business Development Manager.
La mia carriera nelle vendite è iniziata nel 2011, come Sales Account presso uno dei principali software vendor Italiani in ambito ERP.
Successivamente, nel 2015, una nuova sfida professionale ha bussato alla mia porta ed ho deciso di accettarla, unendomi al Team di una società di consulenza IT con sedi in Italia, UK e USA, ricoprendo il ruolo di ERP & BI Sales Executive. Qui ho seguito da vicino le dinamiche progettuali su clienti di medie-grandi dimensioni operanti principalmente nei settori dell’Engineering & Construction, Manufacturing e Pharma ed ho avuto modo di lavorare a stretto contatto con alcuni dei principali software vendor internazionali come Oracle, Tableau e Salesforce.
E adesso, eccomi in Tink!
Come hai conosciuto Tink e cosa ti ha convinto ad unirti al team?
Sono stato contattato via LinkedIn da una società di recruitment che mi ha parlato del progetto. Le mie prime impressioni su Tink? Azienda dinamica, giovane ed innovativa! Così, dopo i primi approfondimenti e dopo aver conosciuto parte del team, ho subito pensato che questo potesse essere il giusto next step nella mia carriera, in quanto mi avrebbe dato la possibilità di estendere la mia conoscenza del mercato, oltre a dare risposta alla mia voglia di esplorare nuovi orizzonti.
Raccontaci la tua giornata tipo in Tink
La mia mission in Tink Italia è creare nuove opportunità di vendita e per farlo devo entrare in contatto con le più importanti banche ed istituzioni finanziarie.
La mia giornata lavorativa inizia intorno alle 8.30 ed è già ben pianificata (la disciplina è fondamentale in questo lavoro!). Durante la giornata partecipo a diversi meeting con prospects e partner, ma ci sono anche molti meeting interni con i colleghi del nostro HQ in Svezia, che servono a fare in modo che tutti siano sempre ‘on the same page’.
Durante la giornata, inoltre, cerco sempre di ritagliarmi un momento di ‘aggiornamento’ (che ritengo fondamentale) su ciò che sta succedendo nell’industry e sui trend: avere una visione a 360 gradi sul mercato è fondamentale per un ruolo Sales.
Com'è lavorare per un'azienda come Tink?
Lavorare in Tink significa non essere considerato un numero, ma una persona che, con le proprie caratteristiche, skills, attitudini e certamente, con le proprie aree di miglioramento, può contribuire al successo dell’azienda portando uno specifico valore all’interno del team.
Spesso si pensa che quello Sales sia un ruolo da single player, ma dal mio punto di vista è esattamente il contrario: solo l’insieme dei valori, la differenza di background e le esperienze che ciascuno porta, aiuta a raggiungere gli obiettivi, anche nella vendita.
Cosa ti ha attratto più precisamente del mondo del fintech e dell'open banking?
Mi attrae la velocità, la continua evoluzione del mercato e l’impatto che queste hanno sulla vita reale delle persone!
Pensiamo, ad esempio, quanto l’evoluzione dei metodi di pagamento abbia reso più semplice e fluido il processo di acquisto di un bene o un servizio, migliorando da un lato l’esperienza dell’acquirente e dall’altro permettendo un incremento dei volumi di vendita.
Oppure pensiamo come diverse banche e società finanziarie stiano migliorando il flusso di richiesta di un prestito sfruttando l’open banking: il cliente può fornire all’istituto di credito tutte le informazioni di reddito necessarie alla valutazione della pratica, semplicemente collegandosi al proprio conto corrente e, praticamente in real time ottenerne l’esito.
Quali sono secondo te i valori che porta l’open banking?
L’open banking sta permettendo di rimuovere le tradizionali barriere tra clienti finali ed istituzioni finanziarie, a beneficio di entrambe le parti.
I clienti hanno finalmente la possibilità di ottenere piena visibilità sui propri dati finanziari, dall’altro lato le banche e financial institutions, possono utilizzare il consenso fornito dal cliente per essere sempre più allineate alle reali esigenze del cliente, proponendo ed erogando servizi sempre più customer-centric.
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Forrester è una delle società di ricerca più rispettate e conosciute del settore, quindi siamo entusiasti che Tink sia stata inserita come “leader” nel suo rapporto inaugurale, The Forrester New Wave™: Open Banking Intermediaries, Q1 2021.
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